Gatti concorso bellezza: curiosità e storia dei concorsi

Gatti concorso bellezza

Gatti concorso bellezza: curiosità e storia dei concorsi

Gatti concorso bellezza – I concorsi di bellezza per gatti hanno sempre più visibilità e i primi premi sono sempre più alti. Scopri insieme a Dogalize le curiosità e la storia dei concorsi

Qual’è il gatto più bello del mondo? Avete trovato un bel micio per strada e pensate che sia davvero degno di una esposizione felina? Qui di seguito vi diamo alcuni consigli su come partecipare a un concorso di bellezza per gatti. Ora, in linea di principio tutti possono prendere parte a una mostra felina, anche il simpatico gattone trovatello di cui sopra, ma occorre che siano rispettate le condizioni dettate dalla Fiaf, Federazione Italiana Associazioni Feline. Va detto che alle mostre può competere anche chi non è socio della Fiaf, ma è comunque consigliabile prendere la tessera: si ottengono in questo modo un sacco di informazioni e consigli su dove, come e quando partecipare ai vari concorsi, oltre che, nei forum, dritte preziose da parte di chi ha già partecipato e sa come muoversi.

Gatti concorso bellezza: requisiti

I sacri testi prescrivono che ogni felino per partecipare ad un concorso di bellezza debba aver compiuto almeno tre mesi; il gatto deve inoltre essere accompagnato da regolare pedigree. I mici privi di questa documentazione genealogica, i mici diciamo “plebei”, non gli “aristogatti” dal sangue blu, non sono esclusi dai concorsi, va detto, ma possono prendere parte solo nella categoria “Gatti di Casa”. Insomma, proprio vero che la classe operaia non va mai in paradiso, neanche quella che fa le fusa. L’iscrizione alle varie competizioni si può fare compilando degli apposti moduli che si possono reperire presso le segreterie delle varie organizzazioni o scaricare dai rispettivi siti Internet. Chi è
socio sarà iscritto a una newsletter e quindi potrà riceverli in automatico o per posta normale o per posta elettronica. Il modulo, come tutti i moduli da che mondo e mondo, va compilato “in ogni sua parte” coi dati che riguardano sia il felino che il suo padrone (anche se molto spesso i ruoli sembrano esattamente invertiti, ma questo è un altro discorso…). Esso va poi indirizzato al responsabile della mostra alla quale si vuole partecipare.

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Gatti concorso bellezza: le vaccinazioni obbligatorie

Prima di presentarsi sul posto della mostra tutti baldanzosi, è indispensabile accertarsi delle vaccinazioni del nostro felino. In particolare occorre che il micio sia stato immunizzato contro la gastroenterite virale; inoltre, dopo il quinto mese, bisogna che abbia ricevuto le principali vaccinazioni del gatto. In particolare la vaccinazione contro la rabbia, che deve datare ad almeno un mese prima dell’esposizione ma che non deve essere più“vecchia” di un anno.

Gatti concorso bellezza: facciamoci belli

Dato che ci accingiamo a prendere parte a un concorso di bellezza felina, la toeletta del nostro altezzoso amico a quattro zampe sarà un’operazione alla quale dedicare la massima cura. Sarà quindi doveroso che il micio si sottoponga (contro tutti i suoi più sani istinti, è da credere) a un bel bagno caldo, nel quale si useranno shampoo appositi, e poi ad un’asciugatura con phon (uno di quelli silenziosi, però: provate a fare del baccano intorno a un gatto e poi vedete che succede…) e pettine dai denti di ferro (se il gatto ha il pelo lungo). L’operazione è intesa a rendere il mantello bello soffice e lucido. I nodi vanno evitati come la peste, quindi si tratta di un’operazione da fare con molta cura e attenzione. Se però il micio è uno di quelli a pelo corto, basterà una spazzola.

È sottinteso che in mezzo al pelo del nostro micio non devono esserci ospiti indesiderati (pulci e quant’altro). Men che meno devono esserci lesioni o croste di qualunque genere. Inoltre occorre che le orecchie siano ben pulite, anche all’interno. Essendo i gatti gli animali fieri e indipendenti che tutti sappiamo, vi sarete resi conto da soli che sottoporre il vostro gatto a bagno e asciugatura potrebbe rivelarsi un’impresa piuttosto difficile.
Se non ve ne sentite all’altezza, potete anche decidere di lasciar fare a dei professionisti. Li potete trovare alla voce “saloni di toelettatura per animali”.

Gatti concorso bellezza: i controlli all’arrivo

Una volta arrivati sul luogo della mostra felina, dovrete ritirare il catalogo che contiene la lista di tutti i gatti iscritti alla competizione nonché il numero che è stato attribuito al vostro animale. A questo punto dovrete lasciare che il vostro micio sia sottoposto a una doverosa e inevitabile verifica veterinaria. Passata la visita, dovrete poi raggiungere la locazione che vi è stata assegnata. Per il gatto si tratta generalmente di una gabbia cubica che deve permettere al pubblico di vedere l’ospite che contiene almeno da un lato. Gli altri tre lati potranno invece essere riparati con delle tendine di tessuto. Sul fondo dovranno esserci un tappetino e anche una cassetta per i bisogni. Prima di farvi entrare il gatto, però, sarà bene sempre provvedere a una sia pure sommaria disinfezione della gabbia, non si sa mai. Potete usare uno spray apposito. Portatevi dietro anche del cotone per la pulizia degli occhi e un pettine antistatico per liberare il pelo da eventuali nodi.
Se il vostro felino è di pelo chiaro, potete anche munirvi di borotalco: se lo applicate sul pelo e poi spazzolate, il manto apparirà molto più morbido e setoso.

Gatti concorso bellezza: un minimo di storia

Come non era difficile immaginare, uno sguardo agli annali ci mostra che la prima mostra felina al mondo si tenne guarda caso a Londra, nel 1871, in Hyde Park. Fu durante questo concorso fondativo che si stabilirono gli standard da seguire per tutte le razze di
felini domestici. Curiosamente, nella Gran Bretagna vittoriana il gatto non era tenuto in gran conto. Erano passati i tempi d’oro dei gatti egizi, popolazione per cui il gatto era oggetto di venerazione. Ed erano anche passati, per fortuna, i tempi in cui, nell’Europa medievale, i gatti venivano associati al demonio e quindi perseguitati. Nell’Inghilterra dell’Imperatrice d’India non si assisteva né all’una esagerazione né all’altra, ma il gatto era considerato un animale un po’ equivoco. Del resto, non era forse vero che dava la caccia ai topi? Tutto questo cambiò, però, col signor Harrison Weir, che fu per l’appunto l’organizzatore della prima mostra felina al mondo…

 

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