Cane Salvini: il Vice premier è animalista?

Cane Salvini

Cane Salvini – Nella sua continua voglia di stare al centro del circo mediatico (cogito, ergo sum), il Ministrodegli Interni Matteo Salvini pochi giorni fa su YouTube ha aperto un nuovo fronte, quello della lotta senza quartiere a chi maltratta gli animali. In un filmato di trenta secondi postato sulle reti social e girato a Civitavecchia, in cui si fa vedere accanto a un cane, l’esponente della Lega, nonché Vicepresidente del consiglio in coabitazione col pentastellato Di Maio, assicura, infatti, che il governo sta studiando una legge che raddoppierà le pene a chi maltratta i cani e gli altri animali. Lodevolissima intenzione, anche se poi aumentare le pene non serva a niente, se non si prendono i responsabili, questo è un altro discorso.

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Cane Salvini: cani, gatti e voti

Cane Salvini – Da buon politico sempre alla caccia di nuovi potenziali bacini elettorali, il capo del Viminale deve aver considerato che anche nel nostro Paese, come in tutti i Paesi sviluppati dell’Occidente del resto, cresce il numero delle persone che vivono da sole e che hanno come soli compagni di vita cani e gatti e cresce anche, più in generale, la sensibilità della gente nei confronti degli animali, dei cani in primo luogo. Da qui quella che giornalisticamente è stata definita come la sua “svolta animalista”.

Cane Salvini: il cucciolo, il bambino e i petardi

Cane Salvini – Una prima avvisaglia di questa “svolta” animalista e pro pets la si era colta in un post che Salvini aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook alla vigilia di Capodanno: in quell’occasione il ministro dell’interno se la prendeva con i francamente insopportabili botti di fine d’anno (Cani e gatti spaventati dai botti), una tradizione che purtroppo non accenna a morire. Nell’immagine che accompagnava la presa di posizione si vedeva un cucciolo dagli occhioni dolcissimi col muso appoggiato sopra il lettino di un neonato, lui invece beatamente addormentato. Un’immagine scelta con grande acume, va detto, probabilmente a cura del responsabile della comunicazione del ministro, un’immagine davanti alla quale nessuna persona che non sia uno psicopatico può rimanere indifferente. In un colpo solo quella tenera fotografia stabiliva il concetto che cani e gatti fanno parte della famiglia e che vanno protetti allo stesso modo dei nostri bambini. Chi può essere in disaccordo? In quell’occasione «per il benessere umano e animale» il ministro diffuse una circolare ai prefetti per la dissuasione dall’uso di botti e petardi. Scrisse in particolare Salvini: «Invito formalmente da ministro, cittadino, da padre, a limitare quanto più possibile quella enorme rottura di scatole che sono botti, petardi che costano morti, feriti, sofferenze a uomini e animali. Se sarà un capodanno meno rumoroso ne sarò molto felice».

Da buon politico, però, va notato che Salvini si è guardato ben bene dal chiedere una proibizione tout court dei botti di fine anno. Perché votano i padroni degli animali, certo, ma anche quelli che si divertono a sparare i petardi…

L’invito a tutti quanti, infatti, è stato a comportarsi con attenzione e senso di responsabilità, per la tutela dell’incolumità delle persone e degli “amici” animali: «Confido – scriveva il ministro – che ci sia un utilizzo intelligente di petardi e fuochi d’artificio in genere, non roviniamoci i momenti di festa». Peraltro che cosa possa esserci di intelligente nel lancio di fuochi e petardi, con tutta la buona volontà non riusciamo a coglierlo, ma sarà senz’altro un nostro limite…

Va ricordato che è sempre Salvini quello che durante l’ultima campagna elettorale in Abruzzo disse che gli sarebbe piaciuto tornare in incognito in quella regione per farsi una bella mangiata di porchetta.

 

Cane Salvini: animalista o solo zoofilo?

Cane Salvini – Una svolta animalista, dunque? Forse, ma fino a un certo punto. In effetti a questo proposito c’è chi ha definito l’atteggiamento del ministro dell’interno come di zoofilia più che di animalismo vero e proprio: in altri termini Matteo Salvini limiterebbe la sua (interessata?) benevolenza agli animali domestici e da compagnia, fondamentalmente solo cani e gatti. Per il resto, caccia libera, e non solo metaforicamente. E ciccia libera, anche, porchetta in testa. Del resto qui stiamo parlando di un politico e i politici, si sa, tendono ad essere, come dire, “ecumenici”. Detto in modo un tantino più volgare: votano gli animalisti, certo, ma votano anche i cacciatori e forse questi sono (ancora) più numerosi di quelli, quindi…

Cane Salvini: i “bambini felini”

Cane Salvini – A riprova del carattere più zoofilo che animalista delle recenti dichiarazioni dell’esponente governativo, vanno ricordate alcune dichiarazioni dedicate esplicitamente ai gatti. Ha scritto infatti Salvini: «L’altra sera avete inviato così tante foto dei vostri “bambini felini” che ho pensato di ripubblicarne alcune, è bello avere qualche micio in pagina che porta un po’ di tranquillità serale. Naturalmente, potete commentare con la foto del vostro!». Un trucchetto dei suoi spin doctor? Molto probabile, anzi, quasi certo. Però efficace, perché, si sa, i gattini sulla rete vanno sempre fortissimo (Gattini trovano papà adottivo). Se il sito langue e volete più click, mettete i gattini, non ve ne pentirete. Perché più click vuol dire più visitatori e più visitatori vuol dire più pubblicità e più soldi. Certo però che ne è passata di acqua sotto i ponti, dalle ingessate tribune politiche in bianco e nero anni Settanta moderate dal mitico Jader Jacobelli. Noiose come la morte, sicuro, ma tutte in punta di penna e di fioretto. Mai nemmeno l’ombra di una parolaccia, anche se poi dietro le quinte era la solita politica di sempre, quella che Rino Formica definì icasticamente «sangue e m…». Non c’erano i post su Facebook allora, né Instagram, né YouTube. Il mondo è cambiato in maniera spaventosa, ma come cantava Lucio Dalla «qualcosa ancora qui non va». Da quando sono arrivati i social tutti ci si sono buttati a pesce. Diceva un tale che il medium è il messaggio. Sarà. Certo che se il messaggio della politica sono diventati i cani e i gatti (con tutto il dovuto rispetto), non stiamo messi molto bene…