
Gatto dimagrito primavera – Ci sono padroni che giustamente si preoccupano, quando vedono il loro amato gatto perdere peso. Voi, sempre coscienziosi, gli riempite la ciotola tutti i giorni, ma lui perde peso. Che sta succedendo?
In effetti ci sono molte ragioni che vedono il dimagrimento del gatto in modo apprezzabile e improvviso. Qui di seguito ve ne indichiamo alcune e vi diamo qualche consiglio su come affrontare le varie situazioni che si possono presentare.
Gatto dimagrito primavera: le cause possibili
- La ciotola è sporca: la sua ciotola la lavate tutti giorni? Anche quella dell’acqua? Come tutti sanno, i gatti sono animali che amano molto la pulizia, al punto che molto tempo della loro giornata è dedicato non per caso ad una accurata e puntigliosa toeletta. Una ciotola sporca e bisunta non li attira di certo. Come anche non li attira se per caso viene collocata vicino alla lettiera: una cosa molto stupida da fare, se ci pensate, ma succede. Voi che fareste al loro posto?
- Stress: la vostra casa è un posto caotico e rumoroso? Ci sono cani che abbaiano, bambini che piangono, persone che litigano? Beh, in un ambiente così è facile che il vostro gatto patisca lo stress della situazione e che questo si rifletta sul suo appetito.
- Cambiamenti sgraditi: i gatti sono creature abitudinarie. Un trasloco, una vacanza o semplicemente il fatto che il padrone a un certo punto viene sostituito da un cat sitter possono essere tutte esperienze destabilizzanti per il vostro micio. Il consiglio, quindi, nei limiti del possibile, è evitare cambiamenti nella routine quotidiana del vostro felino preferito.
- Mal di denti: a volte il gatto non mangia perché semplicemente ha mal di denti: magari sarà il caso di fargli dare una controllatina dal vostro veterinario.
- Parassiti. Un’altra causa dell’inappetenza del gatto può risiedere nel fatto che il micio si è preso dei parassiti, anche in questo caso la cosa migliore da fare è andare dal veterinario.
- Il mangime. Un’altra ragione banale del fatto che il gatto non mangia talvolta può essere il fatto che il felino non gradisce più il cibo che gli date. Come negli esseri umani, anche nei gatti può succedere che alla lunga si stanchino della solita pappa giorno dopo giorno e mese dopo mese.
- L’età. Parecchi gatti tendono a perdere peso con l’avanzare dell’età. Il più delle volte si tratta di un processo fisiologico, quindi non necessariamente di un segno di malattia.
- Malattie. A volte invece la perdita di peso può essere il sintomo di una malattia. Si può andare da una semplice infezione urinaria, facilmente trattabile, fino a malattie molto più serie, tumore compreso.
Un’altra malattia che può essere colpevole per il calo di peso del gatto è il diabete felino. Può dipendere da una sopravvenuta incapacità del pancreas di secernere insulina oppure da un’insufficiente risposta all’ormone da parte dell’organismo del gatto. I gatti col diabete fanno pipì più del solito, si mostrano apatici, tendono a sviluppare infezioni del tratto urinario e spesso hanno un fiato dolciastro.
Come il diabete, un’altra malattia che nel gatto può causare perdita di peso è la peritonite infettiva, che si sviluppa soprattutto nei gatti allevati in gran numero nei gattili. I gatti che se la prendono di solito mostrano febbre e non rispondono molto bene agli antibiotici.
- La stagione. A volte, e veniamo alla condizione che qui ci interessa, la perdita di peso dipende dal cambio di stagione (gatto primavera). Quando arriva il caldo, la variazione dei livelli ormonali del gatto può indurre un dimagrimento che per solito è passeggero e che per l’appunto è dipeso dall’arrivo della bella stagione.
Gatto dimagrito primavera: che fare?
Gatto dimagrito primavera – Un consiglio generale che vale per quasi tutti i casi è consultare al più presto il vostro veterinario di fiducia. Se nel vostro gatto notate un dimagrimento sospetto, prima di andare dal veterinario, peraltro, sarà bene annotarvi quante volte al giorno il gatto mangia e beve e quante volte al giorno usa la lettiera (alimentazione gatto adulto). Si tratta di dati che a voi magari non diranno nulla, ma che per il veterinario possono essere preziosi.
Gatto dimagrito primavera: la diagnosi
Gatto dimagrito primavera – Dal veterinario un primo passo sarà mettere il micio sulla bilancia e annotare il peso. Se il dottore dispone di una precedente anamnesi del micio in cui siano indicati gli andamenti del peso, questo potrà già orientare la diagnosi.
Pesato il gatto, il veterinario potrà poi farvi una serie di domande alle quali sarebbe bene foste preparati a rispondere, nella misura del possibile.
Per esempio: da quando è iniziata la perdita di peso? Il gatto mangia normalmente? Se no, da quand’è che ha cambiato abitudini alimentari? Il micio beve più o meno del solito? Quanto spesso usa la lettiera? C’è stato nessun cambiamento nella sua routine quotidiana? Avete notato cambiamenti nella sua personalità? Avete notato se il gatto per caso ha preso a sbavare?
Di fronte a un sintomo come la perdita di peso, poi, la maggior parte dei veterinari prescriverà una serie di esami diagnostici. Dall’osservazione del gatto, dagli esami e dall’anamnesi il medico generalmente è in grado di determinare abbastanza presto qual è la causa della perdita di peso.
Come si diceva, a volte il dimagrimento è perfettamente naturale e fisiologico. La maggior parte dei gatti che fanno vita all’aperto quando arriva la bella stagione escono di casa e si mettono a esplorare estensivamente il territorio, il che conduce a un maggior dispendio di energie e quindi anche a un normale dimagrimento. Ma in questa ipotesi, lo si è già sottolineato, la perdita di peso è del tutto normale e fisiologica.
Dovreste invece cominciare a preoccuparvi se la perdita di appetito e/o di peso avviene lontano dal periodo estivo o se perdura molto oltre l’arrivo della bella stagione.
L’anoressia felina può essere pericolosa, dato che può indurre una condizione epatica chiamata sindrome del fegato grasso, che si verifica allorché il fegato del micio è costretto ad assimilare una grande quantità di grassi già immagazzinati per garantire un sufficiente apporto di energia all’organismo.