
Gatto nervoso primavera – Tutti i mammiferi risentono dei cambi di stagione. Non è raro per esempio che un essere umano si senta sonnolento e apatico in autunno, magari durante una giornata piovosa. La minore insolazione autunnale e invernale può in effetti indurre un generale rallentamento dell’organismo, che tende a conservare le energie e a cullarsi in un piacevole rilassamento tutte le volte che può.
Va detto che tra i cambiamenti che possono indurre cambi di umore nei mammiferi non tutti sono stagionali (gatto primavera). Ce ne sono anche di più microscopici, per così dire: mutamenti giornalieri, in altre parole. Cambi di temperatura, cambi di luce, odori, rumori e quant’altro. Ma naturalmente i cambi stagionali sono parecchio più pronunciati e quindi inducono anche una risposta più evidente, a volte drammatica
Gatto nervoso primavera: gatti selvatici e domestici
I gatti selvatici rispondono in maniera particolarmente evidente all’arrivo della bella stagione. Quella è l’epoca in cui devono fare riserva di cibo per affrontare l’inverno successivo ed anche la stagione in cui devono darsi da fare per trovare un compagno o una compagna con cui accoppiarsi e mettere al mondo nuovi micetti. Non fa meraviglia, dunque, che questi gatti nella bella stagione siano attivi per un terzo del giorno e per tre quarti della notte. Si riposano solo all’alba e al crepuscolo, ma ne hanno ben donde.
Per i gatti domestici è tutta un’altra storia, anche perché spesso, soprattutto in città, accade che i mici di casa siano stati castrati o sterilizzati, il che ne può alterare il comportamento in maniera significativa. Peraltro non è detto che sterilizzare o castrare i gatti elimini in loro qualunque istinto all’accoppiamento (gatto calore periodo riproduzione). Non è affatto raro osservare un aumento di attività nei gatti di casa e talvolta si possono notare anche comportamenti un po’ strani. Arrivato il caldo, il gatto può diventare nervoso, irritabile, scorbutico, imprevedibile. Soprattutto se non è stato castrato o sterilizzato. Ma niente paura, di solito è la risposta normale del micio al cambio dei suoi livelli ormonali, che a loro volta dipendono dall’allungarsi delle giornate e dall’aumentare delle ore di luce. In altri termini, la primavera è la stagione in cui i gatti vanno in calore, il che può spiegare molti comportamenti un po’ così.
Gatto nervoso primavera: accoppiarsi, che fatica
Va peraltro avvertito che la stessa bella stagione che risveglia l’istinto all’accoppiamento può anche indurre il gatto – domestico o selvatico non importa – a risparmiare le forze nelle ore più calde della giornata. Se è molto caldo, infatti, è facile che troviate il vostro micio addormentato all’ombra, e con ottime giustificazioni. E a maggior ragione se il gatto è selvatico: rimanere attivo nelle ore più calde, specie d’estate, potrebbe portarlo a disidratarsi e pertanto il gatto se ne guarda bene. Quando hai la pelliccia, un colpo di calore è l’ultima cosa che si possa desiderare.
Tutti noi mammiferi abbiamo orologi interni che si adattano gradualmente ai cambiamenti esterni. Potreste considerare di tenere una sorta di diario del vostro gatto, un taccuino su cui riportare i suoi livelli di attività a seconda della stagione. Rileggendolo a posteriori, non sarà difficile notare degli schemi di comportamento con un andamento marcatamente stagionale. Ciò potrà rivelarsi utile al vostro veterinario.
Gatto nervoso primavera: e se fosse malato?
Se arrivata primavera il tuo gatto mostra un comportamento un po’ eccentrico, diciamo così, forse è il caso di verificare se per caso non abbia preso una qualche malattia (gatto malato). La cosa più importante è che voi siate in grado di spiegare in dettaglio al vostro veterinario il comportamento del vostro micio. A volte una condotta erratica del gatto può essere indice di problemi neurologici, quindi è bene essere il più precisi possibile.
Gatto nervoso primavera: e se fosse la luna piena?
In certi casi un comportamento un po’ così della vostra micia può dipendere …dalla luna. Nel senso di ciclo lunare legato al ciclo delle mestruazioni. Ciò è possibile anche nel caso in cui la vostra gatta sia stata sterilizzata, perché, come detto anche sopra, la sterilizzazione talvolta non elimina del tutto il richiamo sessuale. Se poi unite la luna alla primavera, ecco che certi comportamenti un po’ bizzarri del vostro gatto trovano una spiegazione più che plausibile.
Gatto nervoso primavera: a volte è solo bisogno d’affetto
Se il tuo gatto in questo periodo si dimostra più affezionato del solito, potrebbe dipendere semplicemente dagli ormoni, ma potrebbe anche trattarsi di un po’ di solitudine, nel qual caso la ricerca di maggiori attenzioni è solo una reazione naturale. Perché anche i gatti, che pure, lo sappiamo, sono animali notoriamente molto indipendenti, ogni tanto vogliono attenzione. Sembrano dire: “Ehi, padrone, lo so che sono un tipo che sa cavarsela da solo, ma ogni tanto anch’io desidero una carezza, quindi, dai, fammi le coccole…”.
Gatto nervoso primavera: alcuni segnali della “febbre primaverile”
Un inquietante segnale di nervosismo primaverile del gatto, per così dire, può essere il risveglio del suo interesse per i canarini del vicino, e in generale per tutti quanti i pennuti che possano capitare a tiro dei suoi artigli: quindi occhio, fate in modo che il micio non si avvicini più di tanto alla gabbia dei pappagallini.
Quando arriva la primavera anche i gatti sentono quel certo non so che nell’aria: ciò può indurli a una improvvisa frenesia. Possono mettersi a caccia dei gomitoli di lana come dei riflessi del sole sul muro, fatto sta che non riescono a stare fermi: saltano, si inseguono la coda, giocano con gli altri mici, si fiondano contro nemici immaginari…
Un altro segnale abbastanza inconfondibile del “nervosismo” felino a primavera è il disperato miagolio notturno: se il vostro micio non è stato sterilizzato emetterà alti e drammatici lai per attirare il maggior numero di partner sessuali. Non vi allarmate, è perfettamente normale, anche se magari non concilia molto il sonno ai padroni. Consolatevi pensando che la stagione degli amori passa come tutto quanto: in autunno non ve ne ricorderete più (a meno che la gatta non vi riporti a casa dei micetti tutti nuovi…).