Gatto senza pelo: cosa ne sappiamo veramente?

gatto senza pelo

Gatto senza pelo – Non c’è niente di più piacevole che accarezzare un bel micio: sul petto, sotto al muso, sui fianchi, tra le orecchie, sulla pancia. Il pelo è soffice e caldo e al gatto di solito piace un mondo essere accarezzato. Con la maggior parte dei mici è così, ma come sapete ci sono anche gatti senza pelo. Per gli usuali canoni estetici (di noi umani, naturalmente, perché i gatti se ne fregano allegramente), alcune persone li trovano abbastanza bruttini, altri invece li trovano affascinanti. Si sa, de gustibus non est disputandum.

È comunque certo che, al di là dell’assai opinabile giudizio estetico, un micio senza manto presenta come minimo il vantaggio di non lasciare peli in giro per casa, il che per certi padroni può essere un atout inestimabile.

Non perderti i nostri articoli.

Di mici senza pelo, o “nudi”, come anche si usa dire, ce ne sono di razze diverse. Qui te ne illustriamo sei, quelle che per noi sono le più iconiche o interessanti. Per ognuna enumeriamo le principali caratteristiche morfologiche e di carattere. Ma prima chiediamoci: perché ci sono mici senza pelo?

Gatto senza pelo: perché ci sono gatti senza pelo?

Nei piccoli felini la mancanza di pelo per solito è la conseguenza di una mutazione genetica naturale. Si ritiene comunemente che una nuova razza di gatti senza pelo possa fare la sua comparsa all’incirca ogni quindici o vent’anni. Il gene dell’alopecia nei gatti è piuttosto raro e in genere si tratta di un carattere recessivo, che cioè si manifesta solo se entrambi i genitori lo posseggono. È anche per questo che i gatti senza pelo raggiungono quotazioni importanti.

È abbastanza intuitivo che questi gatti richiedono che i loro padroni facciano molta attenzione a che i mici non si espongano al sole e agli elementi (freddo, pioggia, neve). Perché è chiaro che mancando di pelo, la loro pelle è molto più esposta agli agenti pericolosi di quanto lo sia quella degli altri mici.

Gatto senza pelo: più vecchio di Colombo

È noto dalle testimonianze storiche che gatti senza pelo esistevano già fin da prima della scoperta dell’America. Nel Mesoamerica si sono rinvenuti vasi e altri oggetti di ceramica nei quali vengono ritratti dei gatti senza pelo, il che ne prova indubitabilmente l’esistenza nel Nuovo Continente per lo meno fin da quell’epoca.

Va peraltro notato che pur apparendo superficialmente senza pelo i gatti nudi in realtà sono dotati quasi sempre di una sottile peluria, quasi invisibile a prima vista.

Va pure notato che la mancanza di pelo può anche caratterizzare certe razze di cani, come ad esempio il cane nudo peruviano (“perro sin pelo” del Perù). Ma adesso è il momento di esaminare alcune delle razze di gatti nudi.

Gatto senza pelo: lo Sphynx

La Sphynx (razze di gatto: Sphynx) è senz’altro la varietà più celebre di gatto senza pelo e fu pure la prima ad essere riconosciuta come razza a sé stante. La provenienza è dal Canada, anche se il nome vuole essere un omaggio all’eleganza della dea dell’antico Egitto Bastet, che il gatto ricorda nel suo aspetto fisico.

La mancanza di pelo potrebbe indurre a pensare che si tratta di animali deboli e malaticci, ma la realtà è che gli Sphynx sono in genere dotati di un corpo robusto e ben sviluppato muscolarmente, come anche di una buona salute in generale. Sono di dimensioni medie, con orecchie grandi o occhi di colore azzurro o verde. Nel caso voleste acquistarne uno, sappiate che la loro pelle ha bisogno di cure particolarmente attente, come del resto quella di tutti i gatti nudi. Dal punto di vista caratteriale, è un gatto molto equilibrato.

Gatto senza pelo: l’Elf Cat

Probabilmente è una delle razze feline più strane che ci siano al mondo e senz’altro la più strana nell’ambito di quelle senza pelo. Non solo manca di pelo, ma ha le orecchie piegate all’indietro. Il nome del gatto (il gatto elfo, in italiano), infatti, è un richiamo a creature mitologiche abitanti dei boschi che nell’iconografia tradizionale si distinguono tra l’altro proprio per le orecchie alla Spock (non il dottore, ma il vulcaniano di Star Trek). Queste peculiari caratteristiche sono il risultato dell’incrocio tra due razze, la Sphynx e l’American Curl. È una razza abbastanza robusta, tanto che un gatto elfo può arrivare a pesare sui dieci chilogrammi. Tra le razze senza pelo è senz’altro la più grande per dimensioni.

Gatto senza pelo: il gatto Donskoy

È conosciuto anche come Don sphynx. Come dice il nome, si tratta di una varietà che ha la propria origine sulle rive del Don, in Russia (gatti senza pelo: la nascita di nuove razze). Assomiglia parecchio allo Sphynx e per molto tempo si è ritenuto che discendesse da quella razza. Alcuni anni di ricerche genetiche, però, hanno condotto alla conclusione che in realtà si tratta di una razza a parte. Dal punto di vista genetico, la differenza più saliente è che nel Don il gene dell’alopecia è dominante, mentre negli Sphynx è recessivo. Di carattere è un gatto equilibrato e socievole.

Gatto senza pelo: il Levkoy ucraino

Il nome dice l’origine. Si tratta di una razza relativamente recente, dato che i primi esemplari si sono potuti osservare all’incirca del 2000. Si tratta dell’incrocio tra Scottish Fold e gatti Donskoy. A parte la mancanza di pelo, sono gatti robusti, resistenti e con le orecchie rivolte in avanti. Sono gatti tranquilli e socievoli, amanti della casa e della famiglia.

Gatto senza pelo: il gatto bambino

Anche qui le caratteristiche morfologiche sono piuttosto peculiari e assai riconoscibili. L’elemento che più salta agli occhi sono le zampe corte. Questo micio è il risultato dell’incrocio tra gli Sphynx e i gatti Munchkin. La razza è recente ed è stata certificata da poco più di dieci anni. Rispetto agli altri mici nudi richiede qualche attenzione in meno riguardo alla pelle.

Gatto senza pelo: il gatto Peterbald

Anche questa è una varietà che viene dalla Russia (razze feline: il gatto Peterbald), e precisamente da San Pietroburgo, dove è nata negli anni Novanta come ibridazione tra la Donskoy e la razza siamese. Si caratterizza per la grande eleganza e l’aplomb vagamente orientale.