
Asma cane: i sintomi
Asma cane – Anche i cani, come del resto gli esseri umani, possono sviluppare l’asma, ma i sintomi e anche il trattamento terapeutico sono piuttosto differenti rispetto a noialtri bipedi implumi.
Le bronchiti allergiche nei cani tendono a colpire esemplari giovani o di mezza età, anche se ne possono rimanere vittime pure cani più avanti con l’età.
Il sintomo più eloquente dell’asma canina è di solito una persistente e violenta tosse secca, che può comparire sia per gradi che all’improvviso. Ma i sintomi possono essere abbastanza vari. Ci possono essere occasionali problemi respiratori, che vanno sotto il nome generico di dispnea, ma anche difficoltà di respiro molto più serie che possono condurre perfino al soffocamento. Talvolta le bronchiti allergiche sono una condizione cronica e irreversibile.
Nei casi peggiori e anche più penosi da osservare, il cane può essere costretto a respirare con la bocca aperta, con le gengive che gli diventano blu per la mancanza di ossigeno. Se la malattia raggiunge questo drammatico stadio, è necessario che il cane sia immediatamente sottoposto a trattamento medico-veterinario.
È anche per questo che è molto importante saper cogliere i primi sintomi della malattia, cosicché se ne possa iniziare il trattamento quanto prima. I più comuni sintomi dell’asma canina sono i seguenti: difficoltà respiratorie, respiro corto e affannoso, affanno, dispnea, tosse secca, gengive di colore azzurro, membrane mucose di colore pallido, rapido affaticamento anche dopo sforzi brevi e poco intensi, perdita di appetito (cane non mangia), perdita di peso (alimentazione cane estate).
Se il cane presenta difficoltà a respirare nonché tosse violenta e secca, portatelo subito dal veterinario (il cane d’estate col caldo).
Asma cane: quali sono i cani più a rischio
Le bronchiti croniche allergiche sono molto più comuni nei cani di taglia piccola, anche se talvolta ne possono essere colpiti pure i quattro zampe di maggiori dimensioni.
I fattori più comuni che possono provocare un’allergia sono i seguenti: il fumo di tabacco o di legna da ardere; i profumi; i deodoranti per la casa; i pesticidi e i fertilizzanti; l’inquinamento ambientale (in città si tratterà tipicamente delle cosiddette polveri sottili, che derivano dagli scarichi delle auto e dagli impianti di riscaldamento); i pollini; le spore della muffa; le particelle che possono volatilizzarsi dalla lettiera dei gatti.
Asma cane: i trattamenti possibili
L’asma del cane, se anche è meno frequente di quella degli esseri umani o dei gatti, nei casi più seri non è meno spaventosa da guardare. E neanche la cura è una passeggiata, anzi.
Quel che potete fare da soli, intanto, è liberare la vostra casa dai fattori di allergia più diffusi e comuni. Ma questo potrebbe rivelarsi non abbastanza, nel qual caso farete bene a portare Fido dal veterinario.
Il quale veterinario potrà prescrivere vari tipi di medicinali.
Per esempio gli antistaminici. Poiché le istamine giocano un ruolo assai importante nelle risposte allergiche, esse possono rivelarsi le principali responsabili per l’infiammazione delle vie aeree. I medicinali il cui effetto è quello di bloccare l’azione della istamine possono quindi avere un effetto drammaticamente positivo sull’asma del vostro quattro zampe.
Ma anche i broncodilatatori. Si tratta, com’è facile capire, della prima scelta quando si tratta di affrontare l’asma, perché i broncodilatatori funzionano dilatando appunto i bronchi e quindi migliorando la respirazione.
Medicinali antinfiammatori. Come dice il nome, in questo caso si tratta di medicamenti che agiscono sulle infiammazioni, che sono una causa molto frequente di asma. Funzionano in maniera simile ai broncodilatatori, in quanto riducono l’edema (il gonfiore) nei polmoni e nel contempo li rafforzano, rendendoli più suscettibili di resistere agli assalti degli svariati allergeni presenti nell’ambiente.
Asma cane: informazioni generali sugli animali domestici
L’asma è più comune nei gatti che nei cani. Tenete d’occhio il vostro meraviglioso piccolo felino, soprattutto se si tratta di un siamese o di un gatto dell’Himalaya. Queste due razze hanno infatti una probabilità maggiore di prendere l’asma. Inoltre ricordate che in generale le gatte sono più suscettibili di contrarla dei colleghi maschi.
Avete introdotto nuovi prodotti per la casa. Se per caso avete cambiato da poco il deodorante per gli ambienti oppure i detergenti per la pulizia dei tappeti e il gatto all’improvviso ha cominciato a manifestare seri problemi respiratori, è probabile che la causa stia in questi nuovi prodotti che sono entrati in casa. Provate a eliminarli e non tarderete a risolvere il problema.
Qualche volta però le difficoltà respiratorie del micio hanno una spiegazione molto banale e terra terra: può essere infatti che il gatto abbia ingoiato una palla di pelo o che la stia rigurgitando (tecnicamente si chiama “borra”: si tratta delle parti non digeribili delle prede feline) e che sia questa a ostruire le sue vie respiratorie. Qualche volta il micio riesce a espellerla da solo, ma qualche altra è necessario portarlo dal veterinario.
Sappiate però che in certi casi non saprete mai qual è la sostanza colpevole dell’asma del vostro cane o del vostro gatto. In altri potrete avere anche più di un fondato sospetto, ma potrete farci poco o nulla. La polvere e il polline, tanto per fare un esempio, sono pressoché impossibili da eliminare.
In questi casi non potrete fare altro che rivolgervi al vostro veterinario di fiducia e dare al cane le medicine che vi saranno prescritte.
Asma cane: integratori e vitamine non sono medicine per l’asma
In generale le vitamine sono uno strumento assai potente per rafforzare il sistema immunitario sia vostro che del vostro cane (o gatto) e nel fare questo possono anche prevenire l’insorgere dell’asma come pure di altre patologie. Ma se il vostro amatissimo quattro zampe soffre già di asma, dargli le vitamine non risolverà certo il problema.
In questo caso, potrete considerare di dargli le vitamine solo dopo aver consultato un veterinario per l’asma. Una volta che il dottore avrà prescritto una cura appropriata per Fido, solo allora potrete considerare di dargli anche delle vitamine, ma non illudetevi che le vitamine o gli integratori siano sufficienti da soli ad affrontare la malattia.