
Convivenza gatto coniglio: introduzione
Convivenza gatto coniglio – A prima vista gatti e conigli possono sembrare strani compagni di letto, dato che i gatti sono carnivori e predatori e i conigli erbivori e prede. S’è visto però che i due animali possono andare d’accordo, però non subito, ci vuole un periodo di acclimatamento e bisogna seguire alcune accortezze che vi spieghiamo qui di seguito, se siete interessati ad avere in casa questa insolita coppia.
In particolare sarà bene che nei primi tempi il coniglio venga tenuto in uno spazio sicuro al riparo dalle grinfie del micio, perché non sa mai.
Una volta che i due si sono abituati l’uno alla presenza dell’altro, potete lasciarli liberi di prendersi le misure a vicenda. Potrà accadere che il coniglio si fa subito rispettare, ma potrebbe anche succedere che dobbiate separarli, perché in queste cose non c’è mai sicurezza. In quest’ultimo caso, è bene seguire per così dire il loro “suggerimento” e quindi dargli ancora del tempo per conoscersi.
Convivenza gatto coniglio: assicuratevi che il coniglio sia tranquillo
Convivenza gatto coniglio – Fate in modo che il vostro coniglio sia calmo e rilassato. Come s’è già detto, i due appartengono a due fronti contrapposti, da un lato i predatori (il gatto) , dall’altro le prede (il coniglio), quindi è più che naturale che il coniglio sulle prime mostri una certa naturale ritrosia a fraternizzare col… nemico.
Sappiate, in particolare, che nei conigli lo stress può provocare anche un blocco intestinale, il che in certi casi può essere fatale; inoltre è bene che siate realistici riguardo alle vostre aspettative (polmonite nel coniglio). Non è naturale ed è molto raro che un gatto e un coniglio diventino “amici”. Il massimo che potete aspettarvi, dopo un congruo periodo di adattamento, e che i due si abituino l’uno all’altro e che imparino a convivere sostanzialmente ignorandosi.
Convivenza gatto coniglio: una “stretta di mano” odorifera
Convivenza gatto coniglio – Prima di mettere in contatto i due animaletti, è bene fare in modo che i due si abituino l’uno all’odore dell’altro. In altre parole, dovete fare in modo che tra i due avvenga una sorta di stretta di mano odorosa. Il gatto deve abituarsi al particolare odore del coniglio e il coniglio deve abituarsi alla traccia odorosa del micio. Questo si può fare molto semplicemente con un pezzo di stoffa.
Quel che dovete fare è strofinare questo pezzo di tessuto prima sull’uno e poi sull’altro, di modo che ci sia un trasferimento di tracce olfattive. Questa operazione va fatta più volte, in modo da essere sicuri che i due animali abbiano capito il concetto, per così dire..
Convivenza gatto coniglio: tenete al sicuro la preda
Convivenza gatto coniglio – I primi contatti tra i due è bene che si svolgano con una gabbia di mezzo. In altri termini è bene che nei primi tempi il coniglio se ne stia al sicuro al riparo della sua gabbietta. Portatela in uno spazio comune e fate avvicinare i due animali per un’oretta tutti i giorni. È probabile che il micio si accosti al coniglio e lo annusi. A scanso di sorprese, è meglio che voi siate nei paraggi per tutto il tempo.
Queste interazioni quotidiane dovrebbero dar modo al gatto e al coniglio di abituarsi l’uno alla presenza e all’odore dell’altro, nonché al rispettivo modo di muoversi e di comportarsi.
Fate in modo che il coniglio possa rifugiarsi nella sua tana nel caso si sentisse minacciato. Se il coniglio persiste nel mostrarsi timoroso del gatto, tornate alla “stretta di mano” odorosa fino a che non apparirà più tranquillo e fiducioso.
Convivenza gatto coniglio: una questione di personalità (del coniglio)
Convivenza gatto coniglio – Un’altra regola da tenere presente è quella di considerare la personalità del vostro coniglio. In definitiva riuscire a far convivere un gatto e un coniglio dipende più che altro dal coniglio. È possibile che il vostro micio riesca a superare il suo istinto primario (la caccia), specie se è ben pasciuto, ma è molto più difficile che il coniglio riesca a superare la sua paura dei predatori. Sappiamo tutti che in generale i conigli sono paurosi e che scappano al minimo rumore o segnale di allarme: come è facile capire, si tratta di adattamenti evolutivi abbastanza complicati da superare.
Può essere però che il vostro coniglio sia un po’ più coraggioso o temerario della media della sua specie e allora c’è qualche possibilità che alla fine del periodo di acclimatamento i due possano trovare un tranquillo modus vivendi.
Quando siete ragionevolmente sicuri che il coniglio non ha più paura del micio e che i due insomma si sono adattati l’uno alla presenza dell’altro, allora è arrivato il momento di lasciare uscire il coniglio dalla gabbia. Scegliete una fase della giornata in cui i due siano belli tranquilli e rilassati. Un buon momento, per esempio, può essere quando il gatto ha appena mangiato o è assonnato. A qual punto aprite la gabbia e fate uscire il coniglio.
Nella stanza sarebbe bene non ci fossero distrazioni o rumori improvvisi, cosicché nessuno dei due possa spaventarsi (otite nel coniglio). Sulle prime potrebbe essere necessario trattenere il gatto in qualche modo, perché, come detto sopra, lui è un predatore e non si sa mai.
Date modo ai due di conoscersi secondo i loro tempi, non affrettate le cose. Provate a non controllarli tutto il tempo, di modo che i due non associno la compagnia dell’altro con la vostra disapprovazione. Se per esempio Micio comincia ad annusare il coniglio, non sgridatelo: è bene che non arrivi ad associare il coniglio con una punizione.
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