
Gatto foreste norvegesi – Il gatto delle foreste norvegesi (in norvegese, Norsk skogkatt o anche Norsk skaukatt) è una razza riconosciuta di gatto domestico le cui origini attuali sono nell’Europa del Nord, più precisamente nella Scandinavia. Come è facile immaginare, si tratta di una razza felina particolarmente adattata ai climi freddi e rigidi, con un fitto e lungo mantello esterno a prova di umidità e un mantello più interno corto, caldo e lanoso.
Anche se su questo non vi è certezza, alcuni hanno ipotizzato che gli antenati di questo micio possano essere stati dei gatti a pelo corto riportati a casa dai guerrieri vichinghi durante le loro scorribande sul continente europeo (all’incirca tra il decimo e l’undicesimo secolo) e poi incrociati con dei mici siberiani e/o degli angora.
Ma c’è anche chi ritiene che il gatto delle foreste possa aver fatto la sua comparsa in Scandinavia grazie ai mercanti turchi arrivati fin lassù a commerciare, mentre altri studiosi e appassionati propendono per un’origine “crociata”, nel senso che gli antenati del gatto delle foreste sarebbero stati portati indietro dalla Terra Santa.
Come che sia, è un fatto che questo magnifico gatto ha pure trovato un suo posto nella mitologia nordica, nella quale si racconta che la stessa Freya avrebbe fatto trainare il suo carro da battaglia proprio da questi gatti, che nel suo caso, ovviamente, non potevano che essere dei micioni giganti. E si racconta anche di come Thor un giorno abbia perso una sfida contro il figlio di Loki, Jormundgand, che quella volta lì, guarda un po’, andava in giro proprio sotto le sembianze di un gatto delle foreste.
Negli anni intorno alla Seconda guerra mondiale questo bel felino rischiò quasi l’estinzione, ma gli appassionati norvegesi riuscirono a salvare la razza avviando un programma ufficiale di selezione. Peralrto il gatto delle foreste norvegesi è stato registrato come una razza autonoma solo nel 1970, a cura della Féderation International Féline. Al giorno d’oggi si tratta di una varietà che, com’è naturale, gode di molta popolarità in tutta la Scandinavia, ma anche in Francia.
Gatto foreste norvegesi: l’aspetto e la salute
Gatto foreste norvegesi – Lo Skogkatt è un gatto grosso e robusto, come si addice a un felino adattato agli inverni del circolo polare artico. Le sue zampe sono lunghe, la coda folta e il corpo bello compatto. È un felino molto abile nell’arrampicarsi, anche perché è dotato di artigli lunghi e robusti.
Di solito vive tra i quattordici e i sedici anni. Dal punto di vista della salute, sono stati osservati casi di gatti colpiti da insufficienza renale e anche cardiaca. Si osserva pure, a volte, una sindrome ipoglicemica perinatale legata al malfunzionamento di un enzima connesso al metabolismo del glicogeno.
Gatto foreste norvegesi: descrizione fisica della razza secondo lo standard corrente
Come si è anticipato sopra, il gatto delle foreste norvegesi è un felino più grosso e anche più robusto degli altri gatti europei. Le femmine adulte possono arrivare a pesare fino a otto chili, mentre i maschi possono arrivare a nove. Come pure si è già ricordato sopra, questo gatto gode di un mantello esterno lungo, fitto e soprattutto idrorepellente e di un mantello più interno anch’esso fitto, ma corto, caldo e lanoso, fatto apposta per proteggere l’animale dalle rigide temperature degli inverni scandinavi (gatto norvegese delle foreste).
Per quanto riguarda il colore, le sfumature possibili sono davvero molte, praticamente tutte quelle che si possono osservare comunemente nei gatti.
Quanto alla morfologia, la testa è lunga e con una forma che ricorda in generale un triangolo equilatero. Il mento è forte e il muso è di media lunghezza. Di solito una testa dalla forma squadrata oppure arrotondata viene considerata un difetto. Gli occhi sono a mandorla e disposti obliquamente e possono essere di qualunque colore, ovviamente nell’ambito delle sfumature possibili per i gatti.
Le orecchie devono essere grandi, larghe alla base e collocate in alto; spesso sono dotate di un ciuffo sulla punta come quelle delle linci. Colori accettati in base allo standard possono essere sia il seppia che il color visone.
Come si diceva, questo gatto ha zampe e artigli molto robusti, il che ne fa uno scalatore impareggiabile. Tra l’altro nei Paesi del Nord Europa è proprio la sua abilità di “rocciatore” a farne una delle razze più popolari.
Il miagolio del gatto delle foreste di solito è alquanto sommesso, ma può svilupparne uno più deciso e aggressivo se è costretto a convivere con un cane. Dal punto di vista del carattere, i gatti delle foreste norvegesi sono mici socievoli, amichevoli, intelligenti, e in genere di buona compagnia con le persone.
Per solito sono animali piuttosto attivi e pieni di energia e richiedono di essere seguiti con una certa assiduità e attenzione.
Tra loro quelli che vivono per lo più all’aperto diventano in genere cacciatori molto svelti ed efficaci, ma sanno anche adattarsi alla vita tra le mura di casa.
Quanto al prezzo, gli esemplari di razza possono essere quotati tra i cinquecento e gli ottocento dollari.
Chi desidera mettersene in casa uno, deve anche tener conto che siccome si tratta di gatti più grossi e robusti della media abbisognano di più cibo rispetto a un gatto “normale” (gatto norvegese cucciolo)
Gatto foreste norvegesi: la salute
Come si ricordava sopra, una delle malattie più serie che si è riscontrata nel gatto delle foreste norvegesi ha a che fare con un malfunzionamento del metabolismo del glicogeno, che è un polimero del glucosio che funziona come riserva energetica sia negli esseri umani che negli animali.
Si tratta di una condizione che nel gatto delle foreste può rivelarsi fatale. Va detto peraltro che sono disponibili dei test del DNA fatti apposta per rivelare questa deficienza metabolica: prima di fare accoppiare il vostro gatto delle foreste non sarebbe male verificare la sua salute da questo punto di vista. La malattia può rivelarsi talmente seria che alcune associazioni di allevatori richiedono il test in via obbligatoria, a scanso di pericoli.
Tra le malattie di cui può soffrire questo magnifico gattone c’è anche la displasia dell’anca, che è una condizione ereditaria.
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